NETWORK MIXOLOGY - UMBERTO GINI
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Giacomo Augugliaro Avvocato e consulente per le aziende Italiane per il mercato Russo a Mosca

7/24/2020

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Giacomo è stato colui che ha ribaltato il mio modo di vivere Trapani.
L’ho conosciuto tramite un amico, da lì Giacomino mi ha fatto conoscere diverse persone che sono diventate il mio “gruppo” di Trapani.

Credo che una città che vivi (non in vacanza o per un breve periodo) si ami o si odi in base alle relazioni e ai rapporti che stringi, più che alla bellezza della città stessa. Ed io Trapani l’ho odiata, prima dell’arrivo di Giacomino e successivamente di Livia (che ho conosciuto anche grazie allo zampino di Giacomo).

Giacomo è un appassionato della lettura e ha una dote unica, una grandissima memoria, dote che gli invidio.

Circa 10 anni fa si è trasferito a Mosca, e con una grande capacità da networker è entrato subito in relazione con gli Italiani che vivono lì e grazie alla sua estrosità ed eleganza è riuscito a rendersi riconoscibile e a farsi apprezzare. Siamo stati a Mosca con un gruppo di amici, Giacomo ci ha fatto vivere la città in modo unico, cena all’ambascita italiana, feste esclusive e cene in club riservati.
Lui era arrivato a Mosca da solo un anno ma subito era riuscito a farsi aprire le porte della fredda Mosca.

Oggi si occupa di aiutare le aziende italiane che vogliono arrivare in Russia per sviluppare il loro business e con Festi Group crea le luminarie (tipiche dei periodi natalizi in Italia) per le città russe dove tutto ciò è una grande novità.
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Vorresti arrivare a qualcuno che reputi "inarrivabile"​?

7/22/2020

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Vi è mai capitato di voler conoscere qualcuno che per il ruolo che ricopre, per il potere che ha o per la sua visibilità valuti "inarrivabile". Un pò come da ragazzino che volevi conoscere una ragazza particolarmente carina ma così carina che ti dici è inutile provarci, tanto non mi calcolerà mai.
Oggi l'idea non è più quella di provarci con una ragazza, parliamo di business, ma quella di voler conoscere un "inarrivabile" per presentare un progetto o volersi fare conosce per essere valutati ed entrare a far parte del suo team o il puro piacere di stringere la mano ad una persona che ce l'ha fatta e che stimate per ciò che ha realizzato.
Spesso dato che non sappiamo come poter fare o sopraffatti dalla vergogna abbandoniamo la nostra idea, così ci lasciamo sfuggire un opportunità che chissà dove poteva portarci...
Come posso mettermi in contatto con con l'inarrivabile?
Mettiamo caso che il vostro personaggio stia tenendo un discorso ad un meeting, voi ascoltate con la massima attenzione e vi dite "appena finisce vado a conoscerlo". Quello è il momento giusto ma non per conoscerlo e per farvi conoscere bensì per prendere delle informazioni che vi saranno molto utili per una seconda fase. Finito l'evento mettetevi pure in fila per stringergli la mano e complimentarvi per ciò che ha detto ma sappiate che in quei momenti la persona è così concentrata su se stessa che difficilmente presterà attenzione a voi. La sua mente sta ancora elaborando ciò che ha detto e se il suo intervento ha avuto successo o meno.
Nel libro Network Mixology parlo di come poter creare un rapporto e come alimentarlo con persone che ci sembrano molto lontane "inarrivabili".
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Diletta di Carlo Founder Olympic

7/20/2020

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Diletta è l'amica perfetta. Amica generosa, sempre presente e con grande capacità di ascolto. Non è un caso che se scorri la sua pagina di facebook la vedi sempre con gente differente e in foto con grandi abbracci, è voluta bene perché lei ama stare con le persone.
Fare la chiacchierata su Instagram con lei non è stato semplice, provava a sfuggirmi, lei in lockdown non ci riusciva proprio a stare. 

Ci conosciamo da oltre 25 anni, ricordo quando ha cominciato ad affiancare nel lavoro suo padre, tornava dai suoi primi viaggi in Cina e traumatizzata ci raccontava cosa era stata "costretta" a mangiare e  il degrado delle città.

L'azienda si occupa di import dalla Cina di vari prodotti ed hanno sviluppato un loro brand di materiale per la pesca sportiva, Olympic. 

Diletta in tutti questi anni la Cina l'ha vista evolversi e trasformarsi, dal viverla in modo negativo all'appassionarsene non solo del paese ma anche delle sue persone. Pensare che Wuhan, che ormai tutti conosciamo, ha una popolazione di 6,4mil di persone e il suo sviluppo di grattacieli e di infrastrutture di città "moderna" è avvenuto appena 20 anni fa.

Durante il lockdown ciò che la colpiva maggiormente è il come i suoi fornitori cinesi fossero così presenti: telefonate, invio di mascherine, un legame che va ben oltre ad un rapporto professionale.
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Angelica Nulli Real Estate Advisor

7/12/2020

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Angy per me è come una sorella, una di quelle persone con le quali sto bene quando ci sto accanto ed è molto piacevole condividere pensieri.

Ricordo quando per un breve periodo mi sono trasferito a Milano e vivevo a casa di Cris (il fratello di Angelica), una mattina Angy mi disse in modo deciso "Umberto vado a fare una cosa e ci vediamo a pranzo", ci siamo rivisti al Duomo e io le dissi "Angy cosa ti andrebbe per pranzo" e lei "posso mangiare solo gelato, ho fatto un piercing alla lingua", da lì risate per 10 minuti, non voleva che niente e nessuno potessero intromettersi nella sua decisione.

Angy vive e a Barcellona, città che ama e che è diventata la meta del mio gruppo di amici per concederci week end spensierati. Quando organizziamo una trasferta da quelle parti subito avvisiamo subito Angy, ci fa vivere la città in modo unico, ci porta dal bar esclusivo dove ci vuole la password per potere entrare al club che apre alle 4 di notte.
E in modo ricorrente uno dei temi che affrontiamo durante i pranzi, del post serata, in uno dei localini in riva alla spiaggia è "quanto è bella Barcellona, che business si può portare così da poter venire a vivere qui?"

Il suo lavoro è trovare soluzioni immobiliari a clienti particolarmente "esigenti".

Quando abbiamo fatto la chiacchierata durante il lockdown, lei aveva appena terminato un turno da volontaria in un hotel, che era stato trasformato in centro di ospitalità per famiglie che avevano contratto il covid.
Barcellona ospita ogni anno 12 milioni di turisti, ache pre-covid la città era piena di turisti, perciò in tantissimi si sono trovati a vivere una situazione complessa in un momento stra-complesso dato che tutto era fermo e non si poteva tornare nella proprie città.

Abbiamo chiuso la nostra conversazione con Angy che mostrava una grande curiosità nel come sarebbe stata la nuova normalità "por suerte o por desgracia siamo davanti a un momento epico".

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Sebastiano Provenzano Architetto

7/8/2020

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Seba fa parte del mio mondo Telimar, ci unisce nella quotidianietà una chat "4 amici... ovunque", nata dalla passione per il canottaggio.

Lo reputo una delle persone del mio network con il maggior senso di umorismo e intelligenza. 
Lui è un appassionato, ama il suo lavoro in modo incredibile e per questo non può che farlo veramente bene.
Ricordo quando abbiamo passato un week end insieme a Budapest, per i campionati del mondo di canottaggio, una mattina presto abbiamo fatto una corsetta e curioso di sapere di più del suo lavoro (ho due genitori architetti che mi hanno trasmesso l'amore verso questa campo) mi dice "Umberto io faccio un lavoro bellissimo, trovami un altro lavoro bello come il mio".

Durante la nostra chiacchierata abbiamo parlato dell'importanza degli spazi, di come questi sono qualità della vita, un qualsiasi tipo di giardino è diventato il vero lusso.

La molteplicità per la generazione di nuove idee di cui parlo tanto in Marketing Mixology è per lui la normalità quotidiana, dato che un architetto si trova a spaziare in contesti molto differenti, dalla creazione di un porto alla realizzazione di un negozio di abbigliamento; diversi interlocutori con molteplici esigenze. 

Ricordo che alla fine della nostra chiacchierata mi aveva mostrato la bellezza della Cattedrale di Palermo immersa nel silenzio; abbiamo chiuso la diretta con Seba che leggeva uno scritto di Giò Ponti, che riporta l'importanza che abbiamo tutti noi nell'esigere dall'architetto il bello, case felici e perfette.
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Paola Saitta Founder Awaya

7/5/2020

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Paola la conosco dai tempi del liceo, negli ultimi 10 siamo stati sempre più in contatto.
Sarà che quando diventi più grande le amicizie le scegli perchè ti possano dare qualcosa e tu a tua volta, ma più che esclusivamente la compagnia credo che sia la ricerca di una spinta di energia.
E' così con Paola, che vive a Barcellona e da anni insegue senza arretrare di un millimetro il suo sogno, Awaya. 
Awaya è un marchio di abbigliamento sportivo, che ha la particolarità di integrare in tessuti estremamente tecnici la bellezza e particolarità di grafiche che spesso traggono ispirazione dalle origini di Paola, la Sicilia.
Il logo è fighissimo!

Creare un brand da zero e riuscire a commercializzarlo è un percorso complesso, ogni singolo stampo (immagine che vuoi realizzare) ha un costo molto alto, trovare le attività commerciali a cui venderlo, produrre in quantità limitate di conseguenza senza economie di scala.... 
Lei credendoci tantissimo e grazie alla rete di amici sportivi sta riuscendo nel suo sogno.

Recentemente l'ho sentita ed era a Palermo, mi raccontava come lì, per lei, è tutto più semplice e veloce. Sembra strano, di solito per una persona che arriva da fuori, la Sicilia fa terrore per fare impresa, invece per uno che Palermo l'ha vissuta intensamente il mettere in moto un progetto diventa qualcosa di semplice.

Credo che la semplicità di sviluppo che stia avendo in Sicilia Paola sia dovuta dall'esperienza acquisita a Barcellona e al network Palermitano, portare know how da fuori (a Palermo) è un grandissimo valore e credo che sarebbe il miglior modo per valorizzare la mia terra.
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Durante il lockdown abbiamo fatto una chiacchierata per parlare di come stesse affrontando il mondo dello sport lo stop forzato, lei è in contatto con diversi atleti olimpionici, alcuni suoi ambassador;
Mi ricordo che non aveva negato la grande difficoltà dovuta al doversi fermare in un momento in cui stava per lanciare la linea di costumi maschili ma dopo un breve ko ha ritrovato le energie per ripartire con entusiasmo e ha cominciato a creare le prime gare virtuali a distanza di corsa firmate Awaya... 
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Invii Curriculum Vitae e non ricevi nessuna risposta?

7/5/2020

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Hai scritto il tuo cv, curato ogni singolo particolare, guardato tutti i tutorial che danno consigli sul come scrivere un cv e poi parti alla ricerca degli annunci di lavoro sui vari canali, LinkedIn, InfoJobs e così via.

Cominci a compilare application in quantità industriali, invii cv a tutti gli annunci di lavoro con i quali ti senti in linea e poi attendi, attendi.... Nessuna risposta, neanche una risposta negativa. Ti nascono mille dubbi: devo rivedere com'è scritto il mio curriculum? non ho abbastanza competenze? sono troppo giovane o troppo vecchio? perchè nessuno mi risponde???

Con una grande carica tipica del guerriero che non molla mai riparti da zero, fai vedere il tuo cv a qualcuno di competente, ti abboni a qualche sito che sembra debba semplificarti la vita per rendere ben visibile finalmente il tuo curriculum. Ti rimetti alla ricerca e trovi quella posizione che sembra fatta per te, hai tutte le carte in regola per avere quel posto di lavoro, invii... ma NULLA. Nessuna risposta.

Un motivo c'è! non è l'unico ma spesso e volentieri il motivo per il quale non vieni contattato è che quei posti di lavoro vengono assegnati tramite referenze, contatti, network. Ciò non vuol dire che il mondo giri attorno alle raccomandazioni, ma che quando si libera qualche buona opportunità la scelta viene fatta su un candidato che è riuscito a farsi notare, grazie al fatto di essere entrato in relazione con qualche figura di rilievo dell'azienda o con lo stesso responsabile risorse umane.

Toglietevi l'idea dalla testa che tutte le aziende prendano raccomandati, le aziende hanno bisogno di gente valida! Però siete in un mercato dove sono in tanti coloro che sono validi e la vostra gara per quel posto la vincete se riuscite a farvi notare.

La domanda che ci dovremmo porre prima di inviare un cv è "come posso arrivare a quell'azienda dove invierò il mio cv per fare in modo che lo guardino attentamente?". Spesso ricerchiamo direttamente tra i nostri contatti se c'è qualcuno che lavora in quell'azienda mentre il lavoro di gestione del nostro network deve essere molto differente.
"Usare" il proprio network nel momento del bisogno è il più grande errore che si può fare. Serve sviluppare una serie di azioni che costantemente ci portino a mantenere vive le nostre relazioni così da averlo già attivo, il network, in qualsiasi momento.
Il nostro network è determinante per le vostre future opportunità professionali e non solo. Nel mio libro "Network Mixology" presento una vera e propria metodologia per gestire e ampliare il proprio network, per poter arrivare a chi riteniamo "inarrivabile"...

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Un metodo per fare in modo che questo, il tuo network, diventi il trampolino di lancio per il vostro futuro. In libreria e su Amazon da metà luglio.

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    Umberto Gini, autore del libro Network Mixology. 

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