Angy per me è come una sorella, una di quelle persone con le quali sto bene quando ci sto accanto ed è molto piacevole condividere pensieri.
Ricordo quando per un breve periodo mi sono trasferito a Milano e vivevo a casa di Cris (il fratello di Angelica), una mattina Angy mi disse in modo deciso "Umberto vado a fare una cosa e ci vediamo a pranzo", ci siamo rivisti al Duomo e io le dissi "Angy cosa ti andrebbe per pranzo" e lei "posso mangiare solo gelato, ho fatto un piercing alla lingua", da lì risate per 10 minuti, non voleva che niente e nessuno potessero intromettersi nella sua decisione. Angy vive e a Barcellona, città che ama e che è diventata la meta del mio gruppo di amici per concederci week end spensierati. Quando organizziamo una trasferta da quelle parti subito avvisiamo subito Angy, ci fa vivere la città in modo unico, ci porta dal bar esclusivo dove ci vuole la password per potere entrare al club che apre alle 4 di notte. E in modo ricorrente uno dei temi che affrontiamo durante i pranzi, del post serata, in uno dei localini in riva alla spiaggia è "quanto è bella Barcellona, che business si può portare così da poter venire a vivere qui?" Il suo lavoro è trovare soluzioni immobiliari a clienti particolarmente "esigenti". Quando abbiamo fatto la chiacchierata durante il lockdown, lei aveva appena terminato un turno da volontaria in un hotel, che era stato trasformato in centro di ospitalità per famiglie che avevano contratto il covid. Barcellona ospita ogni anno 12 milioni di turisti, ache pre-covid la città era piena di turisti, perciò in tantissimi si sono trovati a vivere una situazione complessa in un momento stra-complesso dato che tutto era fermo e non si poteva tornare nella proprie città. Abbiamo chiuso la nostra conversazione con Angy che mostrava una grande curiosità nel come sarebbe stata la nuova normalità "por suerte o por desgracia siamo davanti a un momento epico".
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AuthorUmberto Gini, autore del libro Network Mixology. Archives
May 2021
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